1.28.2009

Note sulle distrubuzioni

Prima di andare avanti con altri piccoli consigli per i neofiti del pinguino è il caso di spendere due righe sulle distribuzioni. Infatti di linux non ne esiste una sola versione, ma decine e decine. Questo principalmente perchè è un software open source e quindi chiunque ne abbia la voglia e la capacità lo può modificare e personalizzare a proprio piacimento. In pratica il cuore del sistema operativo è sempre lo stesso (il famoso kernel gnu/linux) ma tutto il resto a partire dall'interfaccia fino ad arrivare alla compilazione degli applicativi cambia da una distribuzione all'altra.

Sul mio pendrive, la distribuzione che utilizzo è Mandriva, ed è stata anche la prima con la quale mi sono approcciato, probabilmente perché è orientata ad utenti meno esperti ed ha una lodevole facilità di gestione. Quando ho deciso di installare il pinguino anche sul mio pc, ho optato per Linux Mint, una distribuzione derivante da Ubuntu, anch'esso molto user friendly.
Questa precisazione è doverosa anche perché, nonostante la maggior parte delle procedure che spiego sono adatte a qualsiasi distro, per alcune invece si fa riferimento nello specifico a questa o quella distribuzione.

1.25.2009

Linux su Pendrive - Reloaded

Nel post precedente abbiamo visto come installare linux su pendrive. Ora vediamo come modificarne un aspetto utile. La procedura genera automaticamente uno spazio di 256 MB per poter installare nuovi programmi e in generale per salvare tutte le impostazioni del sistema operativo. Un pò limitante, soprattutto se abbiamo sul pendrive 2 GB o addirittura 4 o 8 GB. Cosa fare quindi?
Avviando linux, nel menù iniziale, selezioniamo Boot Live (non persistent). Quindi attendiamo che il sistema operativo sia stato caricato. A questo punto clicchiamo su start (ovvero sul pinguino col pendrive) e selezioniamo Pendrivelinux-> Create persistent loop.

Ora seguiamo le indicazioni che ci vengono man mano date fino a giungere alla finestra in cui ci viene chiesto quando spazio vogliamo dedicare al loop file, che è quello che interessa a noi. Quindi non ci resta che scegliere lo spazio da dargli (ad esempio in un pendrive di 4 GB possiamo dargli 1,5 GB).

Salviamo le impostazioni e riavvamo linux, stavolta con l'opzione di default Persisten Loop ed il gioco è fatto.

1.18.2009

Linux su Pendrive

Abbiamo visto come avviare linux da CD senza doverlo installare. Come avevo detto è un ottimo modo per prendere confidenza con il nuovo sistema operativo, vedere che in fondo è intuitivo e che per utilizzarlo non serve essere dei programmatori.

Però, il LiveCd ha dei limiti. Non si possono installare nuovi programmi, non vengono salvate le personalizzazioni (siano esse sul desktop o su Firefox) e in generale non possiamo usufruire di molte delle cose che linux ci offre.

Il passo successivo che ho fatto è stato quello di caricare linux su una penna USB. In pratica anche con questa formula noi non andiamo a modificare nulla del nostro computer, in quanto il nuovo sistema operatvo risiede sul pendrive. Anzi, avendolo su penna USB lo possiamo avviare da qualsiasi computer. È come se fosse un LiveCd dove però si possono salvere le modifiche e installare nuovi programmi.

Come fare per avere Linux su pendrive? Una spiegazione esaustiva la possiamo trovare su un sito dedicato proprio a questo www.pendrivelinux.com (n.b. le procedure sono relative a chi utilizza Windows).

Ad ogni modo spiegherò anch’io sinteticamente come fare.

Banalmente il primo passo è procurarsi un pendrive, diciamo dai 2 giga in su.

Passo successivo è scaricare Pendrivelinux.zip  (come per il LiveCD esistono diverse distribuzioni di linux su USB, e anche questa volta ne scelgo una tra le tante, con cui mi sono trovato particolarmente bene, ovvero una distro basata su Mandriva).

Ora che abbiamo tutto il necessario estraiamo il contenuto dell’archivio zip nel pendrive. A questo punto avremo difronte diversi file. Cerchiamo il file dal nome makeboo.bat. Questo file è importante perché è grazie a lui che linux sarà avviabile da USB all’accensione del computer. Dunque facciamo doppio clic su makeboot.bat per rendere avviabile l’unità (n.b. in Vista questa operazione deve essere eseguita come amministratore). Se il contenuto del pendrive diventa una cosa del genere...

...allora vuol dire che la procedura è andata a buon fine.

Ora quello da fare è molto simile alla procedura di avvio da LiveCD. Ovvero riavviare il computer ed entrare nel boot menu, in genere premendo Esc o F12(in base al tipo di computer) non appena compaiono le prime scritte sul monitor. A questo punto ci troviamo davanti alla solita schermata:


Quindi selezioniamo Removable Device (o USB device o FDD) e magicamente il nostro pc comincerà a caricare Linux e tempo pochi secondi potremo lavorare sul nuovo sistema operativo.

1.12.2009

LiveCD

Uno dei modi migliori per familiarizzare con il nuovo sistema operativo senza il rischio di fare danni è sicuramente quello di utilizzare un LiveCD. Utilizzando questa splendida invenzione noi possiamo far eseguire al nostro computer Linux, e quindi esplorarlo e conoscerlo un pò, senza dover installare nulla e senza rischiare di modificare le impostazioni del pc.
Dunque, per prima cosa dobbiamo procurarci un liveCD di una qualsiasi delle distribuzioni Linux. Tra le tante metto qui il link per scaricare Ubuntu, forse le più famosa. Bene, una volta masterizzato lo mettiamo nel lettore e riavviamo il computer. In molti pc è l'hard disk ad avere la priorità in fase di avvio, per cui se lo riavviamo semplicemente è probabile che parta il nostro solito sistema operativo come se nulla fosse. Quindi dobbiamo scegliere il dispositivo di avvio. Come farlo è semplicissimo: riaccendendo il pc, al comparire delle prime scritte sul monitor premiamo Esc (o F12, dipende dal computer che avete). Ci apparirà una finestra del genere:

A questo punto selezioniamo l'opzione CD-ROM Drive. Così permetteremo di avviare il computer con il sistema operativo presente nel liveCD.
Se avessimo il Mac, la procedura non cambierebbe di molto. Sempre in fase di avvio, quando il monitor si illumina, teniamo premuto il tasto ALT. Sullo schermo apparirà un'immagine di questo tipo:

Ora non ci resta che selezione il volume che porta il nome di Ubuntu (n.b. il Mac potrebbe anche decidere di chiamarlo Windows).
A questo punto finalmente andrà in esecuzione il LiveCD. La prima cosa che vedrete sarà un menù in cui vi verrà chiesto se voler installare il nuovo sistema operativo oppure farlo avviare in modalità Live. E noi in questo caso selezioniamo l'opzione Live.
Attendiamo che si carichi ed ecco Linux pronto alla nostra esplorazione: